• News – Safety & Quality – 06 Settembre 2019 •
PILLOLE DI SICUREZZA: Chi redige il DVR?
Perché rivolgersi alla Safety & Quality per la redazione del DVR
Documento di valutazione dei rischi (DVR): chi lo scrive?
Chi redige il DVR? Come si fa a compilarlo correttamente?
Abbiamo già parlato del documento valutazione dei rischi, si tratta di un manuale all’interno del quale vengono riassunti:
- i potenziali “pericoli” ai quali i lavoratori di una data azienda potrebbero essere soggetti
- i provvedimenti necessari affinché i lavoratori non sia sottoposti a questi rischi.
Ovviamente la tipologia di rischio dipende molto dall’attività svolta da un’azienda: per esempio i dipendenti di un ufficio saranno soggetti a meno rischi rispetto agli operai di un’impresa edile.
Chi redige il DVR?
L’art.17 comma 1 lettera a del D. Lgs. 81/08 è categorico: il datore di lavoro non può delegare la valutazione dei rischi e l’elaborazione del documento relativo.
Ma materialmente quanti sono i datori di lavoro che redigono di loro pugno la valutazione?
Verrebbe da dire nessuno o quasi, perché nella stragrande maggioranza dei casi questo lavoro viene affidato al RSPP, ad un consulente o ad un dipendente con mansioni legate alla sicurezza.
Indipendentemente da chi scrive ed elabora il documento, la responsabilità di quanto vi è riportato resta comunque in capo al datore di lavoro.
Pertanto, è bene non sottovalutare questo aspetto: il datore di lavoro deve necessariamente partecipare alla compilazione del DVR:
- Solo lui conosce, o dovrebbe conoscere, tutti i potenziali rischi che esistono all’interno della propria azienda.
Quello che non potrebbe sapere però è cosa può provocare una situazione di pericolo.
L’utilizzo di un macchinario, la movimentazione di merci o anche solo rimanere semplicemente seduti alla scrivania: tutte le attività quotidiane lavorative possono provocare un danno, più o meno lieve, ai lavoratori.
Come redige un DVR la Safety & Quality?
Adesso che abbiamo chiarito chi redige il DVR facciamo una premessa importante: la Safety & Quality non elabora il documento al posto del datore di lavoro. Questa è un’attività che viene svolta insieme al datore di lavoro.
Si inizia con sopralluogo, una prima fase di ispezione dell’azienda, eseguita insieme al datore di lavoro, al fine di verificare lo stato delle macchine e delle attrezzature e capire al meglio quale sia il ciclo produttivo dell’azienda.
Sostanzialmente, il datore di lavoro illustra la propria attività e descrive le varie fasi del processo.
È a questo punto che La Safety & Quality mette le sue conoscenze a disposizione per un’analisi e una valutazione dei rischi puntuale, oltre che confrontarsi, in seconda battuta, con il datore di lavoro, RLS e medico competente per individuare le opportune misure di prevenzione e protezione da attuare.
Quali sono le fasi per la corretta elaborazione del DVR?
La scrittura del DVR non avviene mediante l’utilizzo di un software. Ve ne sono molti in commercio, anche validi ad essere sinceri. L’ideale però è avere un documento cucito su misura alla propria attività, realizzato in maniera del tutto “artigianale” secondo una serie di passaggi fondamentali:
- sopralluogo;
- raccolta dati;
- fotografie;
- analisi dei processi lavorativi e delle macchine;
- valutazioni tramite fogli di calcolo;
- predisposizione di procedure di lavoro;
- interviste con il personale
- e tutto ciò che possa essere utile alla realizzazione di un documento completo, congruente e soprattutto efficace.
La metodologia utilizzata si avvale di una valutazione che calcola il rapporto tra entità del danno e probabilità che esso si verifichi.
Vengono introdotti inoltre indici di calcolo per i rischi per i quali è possibile recuperare dati oggettivi come per esempio macchine, rumore, vibrazioni, MMC, chimico, movimenti ripetuti, ecc..
Al termine della valutazione dei rischi viene stilato il programma di miglioramento nel quale viene indicata una sorta “lista della spesa” degli interventi e delle misure da attuare.
Compilazione del DVR: perché servono precisione e un occhio professionista ?
La redazione del DVR secondo il metodo di cui abbiamo appena parlato permette una valutazione attenta e puntuale dell’attività, il cui obbiettivo è quello di individuare più rischi possibili all’interno dell’azienda o del processo produttivo.
Una volta identificati questi devono essere valutati con una tecnica che sia più precisa possibile.
L’apporto di uno studio professionista nel settore della sicurezza sul lavoro aiuta a far sì che non si creino situazioni spiacevoli, quali sanzioni penali ed amministrative, nelle quali si potrebbe incorrere a causa di infortuni o incidenti dati dalla componente “fattore umano” dei dipendenti dell’azienda o di chi vi ruota intorno.
Solo un occhio esterno e competente avrà modo di analizzare l’azienda in maniera oggettiva senza essere influenzato dalla quotidianità, compilando così il DVR in tutte le sue parti.
Quando è necessaria la revisione del DVR?
Il DVR deve essere costantemente aggiornato sulla base degli eventuali cambiamenti aziendali o legislativi.
Inoltre, il datore di lavoro dovrà sempre comunicare al consulente ogni minima variazione che avviene all’interno dell’azienda poiché questa potrebbe incidere sui potenziali rischi che i lavoratori possono correre (es: un cambio d’ufficio, un nuovo macchinario, anche semplicemente lo spostamento di una scrivania).
L’assenza di comunicazioni delle eventuali variazioni potrebbe, in caso di controlli oppure in caso di infortunio sul lavoro, dimostrare che il documento è incompleto e di conseguenza portare ad una multa o addirittura alla condanna del datore di lavoro.